Il barone di Charlus,
nella Recherche, diceva che leggere il giornale è come lavarsi le
mani. Lo si fa senza pensarci … e aveva ragione.
Questa mattina, la mia
mano destra, che non so come punire per questo, si è allungata sul
bancone del caffè e, mentre la sinistra mescolava il cappuccino, ha
preso il giornale. È ormai la mano, sempre lei, a scegliere, e
preferisce “La Stampa”. Non è questione di ideologie. Per lei,
un giornale non sarà mai di destra o di sinistra, dei padroni o
degli schiavi, ma stupido o decente. Una volta terminato di mescolare
il cappuccino, la destra e la sinistra, intendo sempre le mani ….
l'Italia è in periodo di elezioni e se mai fraintendeva prima a
proprio uso e consumo, ora più che mai si deve esser chiari …
dunque..., la mano destra e la sinistra, ormai libera da impegni, si
son messe a sfogliare. Fra vari titoli che meritavano solo di essere
dimenticati, uno mi ha colpito. Partiva dalla notizia, cosa buona e
giusta … e rara, ma si dimenticava di contestualizzarla. Vi faccio
un esempio. Se, come venditore di frigoriferi sono un fenomeno e ve
lo dicono, non hanno detto che una parte della chiamiamola possibile
fenomenalità. Se li vendo in Senegal, ci sta che io raggiunga certe
cifre, ma se fossi riuscito a venderli in Groenlandia? Come si può
comprendere senza sudare, si deve sempre contestualizzare una
notizia.
L'articolo che critico, ci
racconta di quel che stanno facendo dei musulmani in due quartieri di
Londra. Waltham Forest e Tower Hamlets.
Sembra che particolarmente
quest'ultimo agisca con organizzata determinazione per eliminare quel
che considerano i mali del luogo. Questi sarebbero, e il loro divieto
risulta essere segnalato con cartelli stradali: “Alcolici, il
gioco, la musica, le danze, la prostituzione (in senso molto lato) e
la droga”. Il tutto è fra virgolette poiché l'ho ricopiato
dall'articolo.
Iniziamo a ragionare:
musica e danze, la prostituzione (in senso lato) e, aggiungo io,
l'abbigliamento femminile, che nell'articolo è citato in un altro
punto, fanno parte in modo più o meno diretto della sfera sessuale.
Su musica e danze sarebbe carino sapere di più. Si riferisce alla
rumorosità, al disturbo per il quartiere, oppure al fatto che dove
ci sono musica e danza, ci son sempre anche droga e alcol? ...oppure
perché si tratta di luoghi di seduzione e quindi legati appunto,
come ipotizzo io, alla sfera sessuale? È plausibile pensare che si
tratti di ambedue le problematiche.
E quella considerazione
fra virgolette … la prostituzione in senso molto lato … beh …
se il giornalista sottintende vuol dire che suppone che il lettore
sappia … ma se il lettore italiano, al novantotto per cento ad
essere ottimisti non ha mai letto il Corano e nemmeno la Bibbia e il
Vangelo … perché per sapere cos'è un musulmano non basta
studiarsi ogni tanto il vu cumprà che tenta di venderti un accendino
…
Il lettore penserà che il
musulmano vuole tutte le donne velate e niente alcol e niente puttane
e niente droga! Beh, solo sulla prima, ovvero le donne velate e non
libere di vestirsi come desiderano, penso che la contestazione del
non musulmano possa essere ferrea, ma su droga alcol e prostituzione?
“Osserviamo” ognuno di
questi argomenti con attenzione.
LA DROGA. Siamo contrari?
Suppongo di si e quindi il fatto di non volerla e di non limitarsi
come fa sempre l'occidente opulenti, a non volerla vedere, possa
farci sentire in sintonia con le proteste.
L'ALCOL. Qui scatta la mia
critica più severa al giornalista. Se per la droga la situazione
britannica mi sembra simile a quella europea, per l'alcol si deve
chiarire, contestualizzare, spiegare se si vendono frigoriferi in
Senegal o in Alaska!
Vi racconto qualcosina.
Esperienza personale, certamente, ma chiunque abbia l'occasione di
stare un po' nel Regno Unito non solo per delle vaccanze (doppia c
voluta e meditata …), avrà avuto occasione di rendersi conto che
la “situazione alcolica” là è moooolto diversa. E ora un
ricordo che ha del grottesco. Arrivo a Londra, prendo l'Oxford Tube,
un autobus che mi porta appunto a Oxford e quando arrivo alla
stazione dei pullman della bella cittadina universitaria, ho la netta
sensazione di essere approdato in un quadro di Bosch (attualmente si
è reincarnato in trapani e simili, anticamente era un pittore
eccellente …). Tutti ubriachi. Dai dodicenni ai novantenni. Era
inverno. Nebbiolina assai bagnata e un discreto freddino. Mi serviva
un Taxi, ma era dura. Nei luoghi predisposti c'erano lunghissime e
inglesissime file. Sanno che se guidano in quelle condizioni verranno
penalizzati duramente quindi si affidano all'unico mezzo pubblico
disponibile. Nella piazzetta ricordo una discoteca urlante. La porta
a due ante si apriva continuamente emanando zaffate di musica
sconcertante, nel senso che quel brontolio di tamburi elettrici aveva
ben poco della musica. Un ragazzo munito di bottiglia di birra, che è
appena uscito, inciampa al primo gradino, e come nel quadro dei
ciechi … si attacca all'amico che si attacca all'amico che si
attacca all'amica eccetera. Rotolano giù e sembrano morti per quanto
sono immobili, poi uno solleva la testa e vedo che sta ridendo. Sul
momento ho pensato che si fossero fatti molto male ed ero tentato di
soccorrerli. Avrei perso il posto in fila per il taxi, ma quella
risata, che non mi ha tranquillizzato, mi ha fatto desistere. Pian
piano, sempre ridendo, si sono alzati anche gli altri. Uno di loro
sanguinava dalla fronte. Non se n'era nemmeno accorto. Son dopo aver
dialogato un po', continuando a bere e senza sistemarsi i vestiti che
erano lerci, son rientrati. Non era accaduto niente o, meglio, era
accaduto qualcosa, ma solo per me. La piazza era piena, ma solo io
avevo reagito con preoccupazione. Ed ecco che alla mia destra, un
uomo sull'ottantina, con impermeabile all'inglese e l'aspetto
presentabile, ma che portava un volto deformato da un ghigno, riceve
sulle spalle a cavalcioni, una donzella forse di un decennio più
giovane di lui. Ridono. Lui barcolla e crolla a terra. Il rumore è
stato tremendo. Ho pensato a ossa rotte. E anche loro, con calma,
ridendo, si sono rialzati e se ne sono andati dalla piazza. La fila
pian piano si allunga alle mie spalle e si accorcia davanti. Manca
poco, qualcosa sbatte contro la parte posteriore della mia scarpa. Mi
giro e mi rendo conto che è uno zainetto. Una ragazza lo ha
appoggiato per terra, lo ha aperto e l'amica tiene in mano dei jeans
e un maglione. L' altra si spoglia mettendo minigonna e magliettina
sexy nello zaino e si mette con calma, in un freddo cane, e
dialogando, il cambio più sobrio. Evidentemente a casa i genitori
bacchettoni non tollererebbero … non scherzo quando dico che per un
discreto lasso di tempo è rimasta perizoma e basta e penso che una
cosa simile sia possibile solo da sbronzi.
Arrivo in William Street,
dove abitavo, e vado a nanna. Era un venerdì sera. La sera seguente
sono a Londra, nella zona di Covent Garden, in compagnia. Ubriachi
probabilmente rasenti il coma, sono stesi sulle panchine. Se qualcuno
esagera col rumore o anche solo rompe una bottiglia per terra,
arrivano i bobbies. Si parlano via radio e in un attimo spuntano da
ogni dove. Si cena in un locale, esco, e mi rendo conto che quelli
che dormivano sulle panchine, distrutti dall'alcol, sono ancora li.
Son passate più di tre ore.
Può bastare? La gran
Bretagna ignora il problema che ha raggiunto livelli veramente
squallidi. È curioso constatare che signoroni e operai, dal venerdì
sera alla domenica pomeriggio, non si fanno problemi di eccedere e
poi, il lunedì mattina, impeccabili, si presentano al lavoro e si
controllano decentemente fino al venerdì sera successivo.
Ci si meraviglia quindi se
un musulmano se la prende? Io mi meraviglio che un qualsiasi essere
che osi definirsi umano, non se la prenda e quel giornalista che
oserei definire bravo adepto di Emilio Fede … come ha potuto
pensare di non accennare minimamente a questa differenza? La
situazione italiana, per quanto sia sgradevole, non è minimamente
paragonabile a quella britannica ed è dalla conoscenza di questa
realtà che si deve partire!!!
Penso, a questo punto, che
anche per quel che riguarda l'alcol si possa esser d'accordo con la
protesta musulmana. L'articolo accenna ad un video di you tube poi
censurato, che mostrava un adulto che redarguiva un adolescente che
vagava con un barattolo di birra in mano. Preso in sé, staccato da
quel contesto indubbiamente fa effetto e sembra incredibile che non
si possa girare con una bevanda in mano, ma sappiamo anche noi che
non è per nulla bello vedere qualcuno che gira con una birra in mano
e che quel video rappresentava la punta di un iceberg tragico.
Ovviamente è criticabile
la volontà musulmana di eliminare completamente le bevande
alcoliche. Su questo devo fare una considerazione particolare. Il
Corano non dice di non bere, ma di bere quel tanto che permette di
rimanere lucidi. Il problema è che pochi lo leggono e molti
ascoltano i predicatori. Spesso hanno un Corano in arabo, la lingua
sacra e sanno salmodiare in quella lingua che non è detto che
comprendano …
Dico comunque che la
protesta anche per l'alcol, come per la droga, ha un senso.
Veniamo alla
PROSTITUZIONE. Penso che i tratti di un argomento delicato nel senso
che richiede la consapevolezza del fatto, storicamente evidente, che
sia impossibile debellarla. Ma … è una questione di cultura? Di
tradizione? Certamente nella cultura anglo americana la donna è un
premio per nulla diverso dall'auto di lusso. Ci basti vedere, dico
vedere, e non sentire, quindi vi prego di azzerare il volume, di
vedere, dicevo, i video dei rapper. Se “arrivi”, ed è un
arrivare che non ha nulla a che fare con un processo di comprensione
dei valori della vita, ma solo con l'accumulo di ricchezza, se
arrivi, dicevo, comperi auto e donne vengono poi i gioielli …
questo è solo un esempio. LA gran bretagna (minuscolo in questo caso
meritato...) ha talmente rincarato le tasse universitarie che di
rimando, son aumentate le offerte di prostituzione. Maschi o femmine
o altro, davanti all'impossibilità di studiare cosa decidono? … di
vendere quello che possono. Il ragionamento è cinico ma concreto: se
lavoro mi laureo alle calende greche e sarò stanchissimo, se … mi
vendo … con poca fatica ce la potrei fare. E cos'è accaduto sui
media inglesi? Hanno preso atto e “sgridato” … ma ovviamente
non è cambiato nulla.
Penso che rinunciare
all'idea di comperare un corpo sia sia una questione di maturità. Se
nella società attuale la soddisfazione delle esigenze elementari è
la chiave di volta del sistema non solo per l'acquisto di oggetti, si
hanno ben poche speranze di, non dico certo risolvere, ma riuscire a
contenere in limiti passabili la situazione. Anche il desiderio
sessuale viene attualmente ridotto ad un qualcosa di compulsivo che,
quando si innesca, immediatamente deve essere soddisfatto. Non per
nulla, la mentalità attuale, pensa di farne un'industria ufficiale,
trincerandosi dietro la scusa del controllo igienico e trovando
positivo il fatto che un reddito debba andare tassato …
Ovviamente, dall'articolo
si coglie, in grazia della misteriosa considerazione fra parentesi,
che col termine prostituzione i musulmani, almeno quelli londinesi,
intendono qualcosa d'altro. Come spiegare quel “prostituzione (in
senso molto lato)”?
Ne darà una spiegazione
verso la fine del post.
… comunque, penso si
sia d'accordo che anche sulla prostituzione molti di noi siano
critici con quanto ci accade intorno e la Gran Bretagna, in questo
caso, non differisce molto dal resto dell'Europa benestante.
Passiamo ora al GIOCO.
L'Italia si sta infelicemente allineando con lo standard
nordamericano e, per quanto il popolino ne parli male, nessuno agisce
per arginare.
Penso che sia comune i la
disapprovazione verso un fenomeno che sta facendo danni notevoli.
Ricordo negli USA, la signora attempata che, fatta la spesa, si
giocava i due spiccioli di resto alla slot machine. Ma tranne questa
situazione controllata, è un mondo di eccessi. Fate caso che da ogni
buco di paese statunitense dotato di aeroporto, c'è sempre un volo
per Las Vegas o per la città del gioco più vicina. Da loro lo
stipendio è settimanale. Te lo danno a fine turno il venerdì, e poi
c'è tanta, troppa gente che si intruppa su quei voli e torna il
lunedì a mani vuote.
Ci si meraviglia anche in
questo caso se un musulmano si innervosisce?
Veniamo all'ABBIGLIAMENTO
FEMMINILE. Io trovo che faccia tutt'uno con la musica e la danza. Se
per esempio il nostro senso del sacro impone che, in alcune chiese,
le donne si velino o si coprano le spalle, per un musulmano, c'è
anche la pretesa di non passare davanti alla Moschea vestiti in modo
che a loro sembra audace.
Penso che sia una
richiesta accordabile. Non sono dell'idea di “insaccare”,
“neutralizzare” tutte le donne, in modo da azzerare la loro
sensualità. Nella loro cultura accade poiché è permeata dalla
rassegnazione che l'essere umano non sappia gestire i sensi. Se il
maschio è il prescelto dalla divinità, allora la donna è la
tentazione e va “insaccata”. In questo, sono d'accordo con loro
per quel che riguarda la rassegnazione sul materiale umano, ma non
sull'insaccamento femminile.
Io perso, credo, che la
divinità non sia ne maschio ne femmina e quindi deprimere un sesso
perché l'altro non intende agire su se stesso per imparare a
controllarsi, non posso condividerlo. Sembra che ci si dimentichi che
anche il maschio potrebbe essere oggetto erotico desiderabile per una
femmina … in questo argomento entra anche la loro reazione con le
omosessualità. Io personalmente ritengo che ognuno a casa sua fa
quel che vuole nel limite dell'autolesionismo (gioco, alcol e droga
per esempio) e del rispetto della volontà dell'altro … e aggiungo
che secondo me musica e danza, per loro appartengono alla sfera della
seduzione. Nei luoghi preposti a questi svaghi maschi e femmine e non
solo, si incontrano e si seducono.
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Ora facciamo due conti. Per quel che riguarda alcol droga e gioco, possiamo essere più o meno in accordo con questi musulmani londinesi.
Per quel che riguarda
musica, danze e abbigliamento femminile … direi proprio di
no.
Proviamo ora ad
allontanarci dal problema. Proviamo, come l'albatro di Baudelaire ad
avviarci verso i cieli immensi e a guardare giù, quel medesimo mondo
nel quale volare risulta sgraziato e impossibile non solo per gli
artisti. Essere artista è in fondo amare. E amare è anche qualcosa
che accade, non solo in senso carnale, fra esseri umani!
Marguerite Yourcenar
scrisse nel suo stupendo “Le memorie di Adriano”, che il
pizzicare delle corde su uno strumento non rende conto del mistero
della musica come l'attrito di due pezzi di carne non rende conto del
mistero dell'amore.
… per questo propongo di
distanziarci dalla carnalità, dalla mediocrità del quotidiano e di
osservare la situazione da una certa distanza ... da quella distanza
nella quale si connettono, all'agire quotidiano, gli ideali.
Secondo me “succo”
dell'agire di quei musulmani londinesi ha ben altro significato.
La coltura consumistica
tende non all'immoralità, poiché essa presuppone comunque una
morale e l'intenzione volontaria di disattenderla.
La cultura consumistica
mira all'amoralità completa. Qualsiasi comunità dotata di una
morale non può che essere nervosetta e sentirsi in pericolo.
Ovviamente un musulmano
lancia i suoi strali partendo dalla sua cultura. Tutto qui.
E secondo me gli
occidentali, i consumisti quasi puri, quindi amorali, dovrebbero
farsi un esame di coscienza.
Amen
Ciao vivo a Londra , i volantini sono veri. sono usciti vicino a dove abito! (ma la police li ha ritirati subito cosi` nessuno sa niente!)
RispondiEliminaSi tratta della "Sharia zone" zone dove questa gente comanda , es: cammini con una birra in mano , si avvicina un mussulmano e te la fa buttare , se no non puoi passare di li perche` quella e` "Muslim zone" dove la legge degli europei non vale una cicca.
(tradotto : dove la legge di che li ha accolti e dato una nuova vita non vale un fico secco.)
Puoi immaginarti l`umiliazione di chi subisce questo , e se reagisce piglia una coltellata , e se chiama la police non fanno niente , e se si azzarda ad arabbiarsi si piglia del razzista ?
I problemi della droga , l`alcohol e il sesso , sarebbe carino che ce li affrontassimo da soli , democraticamente ,come abbiamo fatto con tutti i nostri problemi del passato.
Mi sa che ora mi becchero` del razzista!
si sono razzista contro i prepotenti.
take care !
in data 4 marzo ho scritto un post di risposta. grazie per le considerazioni. we
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