giovedì 17 gennaio 2019

MARCEL DUCHAMP: Cosa ne penso (e premetto che non lo stimo...)



Mi chiedono spesso cosa ne penso di questo o quell'artista ... ormai ci sono abituato. So che accade perché vado ben oltre ad un semplice ed umorale "secondo me". di solito mi inoltro in spiegazioni che si basano su fatti che secondo me sono probanti e su principi miei che considero fondamentali. Il fatto che ci siano dei ragionamenti base in me, che già da anni mi hanno aiutato (secondo altri il contrario) a comprendere e a scegliere di cosa nutrire l'anima, è necessario renderlo esplicito. se qualcuno non è d'accordo su di essi, ovviamente il resto avrà, per lui o loro, valore di nulla.
Differenza fra ARTISTA e INTELLETTUALE.
ARTISTA: Una persona che per mezzo di una tecnica esprime una sensazione interiore che sgorga incontrollata da dentro. Questa sensazione presuppone un disagio esistenziale. Se sto bene, se tutto va bene, vivo e mi lascio vivere. Se qualcosa non va ecco che in me si forma una reazione alla sofferenza, come la perla per l'ostrica. Per questa definizione, essere compositore, pittore, lavoratore di ferro battuto, ricamatore\trice, scrittore, poeta ecc, è identico. Si tenga conto che per molte, troppe persone, l'artista è colui che produce secondo l'ottica di una Accademia di Belle Arti.
INTELLETTUALE: persona che usa la razionalità, il ragionamento. Non si pensi che uno scienziato (matematici inclusi) non "usi" la fantasia; a grandi livelli accade. 

L'artista parte dalla sensazione che lo fa soffrire; la prende e la rende concreta, fruibile ai sensi, con una tecnica e per realizzarla utilizzerà intelligenza ed inventiva. L'Intellettuale non è in grado di agire così, ma è più determinato, deciso, metodico. Per lui si tratta di una professione e se ha preso sempre il massimo dei voti in Italiano, per esempio, si sente autorizzato, per esempio davanti all'argomento "violenza alle donne", di dire la sua e, poiché quel che ha scritto è scritto indubbiamente bene dal punto di vista grammaticale (e poi in più potrebbe sfoggiare il filosofese o un altro gergo intellettuale da gente che se la tira e si ghettizza), e ha una immensa fiducia in sé stesso per via dei voti alti presi alle superiori, ecco che trova lecito, ovvio, considerarsi un artista ... e in potenza, come tutti, effettivamente lo è, ma di fatto ... la strada è lunga e purtroppo si basa non su nostre scelte ma su quelle che il destino fa per noi, sommando il tutto ad una attitudine alla sensibilità. Un esempio. Un certo Giacomo Leopardi era un bambino se non erro di appena quattro anni quando gli morì il fratellino. Lo portarono davanti alla salma di questo bimbo che fino a qualche giorno prima condivideva i giochi con lui e accadde che il futuro poeta, davanti a quella immobilità inspiegabile scoppiò in un pianto che durò giorni. Quando terminò non era più il conticino Leopardi quattrenne, ma un essere ipersensibile alla vita poiché in un'età irreale e inconsapevole aveva scoperto la morte. Feci già un esempio simile con Picasso, traumatizzato a 19 anni per la morte di Casagemas della quale si sentì responsabile, e della consapevolezza di dover occultare la sua omosessualità. potrei andare avanti con gli esempi. Ne porto ancora uno solo per dimostrare come le vie del destino siano imponderabili. Alessandro Manzoni era un giovane benissimo imparentato ed economicamente in una botte di ferro. La sua era la classica vita del rampollo sans souci. Fu l'incontro con una tragedia non sua a sconvolgerlo e a renderlo ipersensibile: "Storia de la colonna infame". Rimase così sconvolto dallo scoprire che potessero essere accaduti simili casi d'ingiustizia, che proprio la giustizia divenne il suo tarlo e di fatto è la chiave di lettura dei "Promessi sposi" e della sua esistenza. 
La morte quindi ... spesso è il trauma che segna, ma non necessariamente solo quello. Accade poi che ci siano persone così insensibili che davanti a certi eventi della vita riescano ad uscirne non in apparenza, ma di fatto, indenni. Non è che io ami chi soffra, ma la spremuta di sofferenza crea bellezza, mentre la spremuta di ragionamento altro non è che un agire su quel che la sofferenza altrui ha prodotto. 
CONSEGUENZA inattuale e fastidiosa ma che distrugge quasi tutti i volumi di storia dell'arte dall'impressionismo in poi: non esistono gli -ismi. Sono insensate costruzioni intellettuali. Esiste una grande mente che produce un'opera e una miriade di pecore che rosicchiano un frammento, lo osservano alla lente e ... questo ingrandimento ben leccato e confezionato sembra, ma non è, un altro io sensibile. Picasso è il cubismo (e non solo). Monet è l'impressionismo ... e basta. Un esempio. Utrillo, chiamato Litrillo dagli amici perché era sbronzo dall'infanzia, faceva cosine piacevoli ... ma finisce li. Una prova di quella grande farsa che fu il primo celebre -ismo? Leggetevi "Renoir mio padre" uscito in Italia per i tipi di Adelphi.



In questo libro accade qualcosa di sorprendente (e non è l'unica volta che ho vissuto questa esperienza). Jean Renoir, regista di fama, era pure figlio del celebre pittore. Decise, una volta tornato in convalescenza dai campi di battaglia della prima guerra mondiale, di scrivere dei suoi rapporti col padre ormai vecchissimo e quasi immobile, poiché ci fù di nuovo dialogo. L'intenzione del testo è di esaltare il padre, che per Jean era un genio. Quel che accade leggendo è esattamente il contrario. Il punto chiave è il 1877 quando Monet realizza la serie di opere "Gare saint Lazare". Ogni esposizione era un fallimento. Il pubblico reagiva male e anche i cosiddetti esperti. Monet realizzò quelle opere dal vivo alla stazione come reazione, per dimostrare il mondo visto dagli impressionisti esisteva .... e Renoir, più concreto propose di lasciar perdere le mostre organizzate nei caffè e ormai negli scantinati. i pittori dovevano dipingere e un gallerista doveva incaricarsi di vendere. Ecco la la fregatura fondamentale dell'epoca. Fin quando la nobiltà ebbe potere di scelta, questa casta che non stimo, ma che aveva tempo (la famosa noja creativa) per pensare e ripensare, di solito si trattava bene, e personaggi come Giorgione Raffaello e Tiziano, per esempio furono loro (più la nobiltà nera, ovvero il papato) scelti da loro. Quella nobiltà sceglie tutt'ora e vi faccio un esempio: Moetimer Menpes. Australiano, giunse a Londra e vi conobbe Wisthler. questi, che stimò immediatamente la sua tecnica sopraffina, lo presentò ai baroni Rotschild. Piacque e di riflesso a questi magnati dotati anche di Noja creativa e mania collezionistica, vide le sue opere attaccarsi ai muri di amici e amici degli amici. Il grande pubblico potrebbe, ma non è detto, scoprirlo solo ora perché, defunti coloro che lo acquistarono, e pure i figli, nipoti e pronipoti potrebbero non averli trovati interessati quanto il controvalore in pecunia che se ne può trarre ... anche per comprare altre opere ... poiché il gusto evolve. Nemmeno Raffaello era noto al popolo e forse nemmeno alla borghesia ai suoi tempi. Era "roba" per pochi, che, con lo sgocciolare degli anni e le generazioni, dai salotti son "caduti" nei Musei, che per ora sembra essere la loro tomba. 
Esisteva ed esiste una produzione pseudo artistica di massa. quella dura una stagione, poi il tempo fa la selezione e qualcosa, purtroppo non tutto, ora si riemerge. Il caso più eclatante per me è quello della letteratura in Italia. Questa nazione lievemente scalcinata, incapace di democrazia, bellissima e men che amorale, ha avuto per anni la massoneria che decideva chi valeva (esempio i Nobel a Carducci e Quasimodo per tacer del resto), poi seguì il periodo della sinistra che definisco "sinistrato" senza alcuna voglia di ridere, tutt'altro ... epoca questa nella quale, se eri allineato con loro, avevi vita facile, se non lo eri venivi dimenticato. Savinio e Flaiano messi in ombra e attualmente lusso sensibilissimo per pochi ... una Ortese che era si di sinistra ma non obbediva ... una tragedia insomma, e dall'Italia unita in poi, l'ho già scritto e non mi stancherò di ripeterlo, disponiamo di una antologia ridicola che dimentica i veri grandi che quindi nemmeno gli italiani conoscono.
La medesima faccenda è per la storia. L'esempio che porto sempre è quello della spedizione dei mille. Com'è possibile, e me lo domandavo già a quattordici anni di mia età, com'è possibile che la gente creda che mille (sembra 1089) persone male armate e in troppi casi senza esperienza delle armi, approdi in Sicilia e sia in grado di sgominare un Regno che disponeva ... ovviamente ... di un folto esercito regolare e artiglierie pesanti! MA COM'E' POSSIBILEEEE! Me lo sono domandato per anni. ed ecco come accade che sia possibile. A scuola, per prendere un voto accettabile non devi ragionare, ma ripetere quel ce l'insegnante ti dice. Questi poi, non direbbe mai qualcosa di diverso (tranne in alcune scuole del sud ...) perché a suo tempo fu preso dal medesimo ingranaggio, ovvero ripetere per prendere il voto. Altro non sembra necessario. Ma ... mettere in dubbio e scoprire che i britannici ci misero lo zampino per avere il dominio navale del Mediterraneo oltre a poter sfruttare quasi a costo zero le miniere di zolfo siciliane (l'oro dell'ottocento!) accadrà mai? penso di no. Ormai quella propaganda che fece dei garibaldini degli eroi, la storia dei vincitori, si è fossilizzata nelle menti ... che non ragionano. 
Altro caso. Si studia, di solito in modo emotivo, il crollo del '29, ma nessuno vi parlerà mai del "PANICO DEL 1907" ... ora, nell'era di internet si può aggirare l'ostacolo e scoprire queste cosucce? troppo difficile. Noi cechiamo quel che sappiamo esistere. se io non so che è esistita una crisi del 1907 come posso cercarla e studiarla? e perché non la si studia? perché si capirebbero troppe cose. Quel Panico fu salvato da una persona sola ... Fu creata la commissione Pujo per comprendere e si scoprì, dati alla mano, che il movimento borsistico totale di New York del 1907 fu di 26 miliardi di dollari e di questi 24,5 ... appartenevano ad una persona sola. Deduzione non difficile .... allora negli USA, non esiste democrazia! Esattamente come al tempo dei Medici in Firenze la finzione era democratica, i fatti erano ... esattamente l'opposto. 
Se si prosegue in questo ragionamento del panico del 1907 ... si scoprirà la riunione di Jeckyll Island e la fondazione della Federal Reserve che è un ente privato creato dai più facoltosi per fare in modo che nelle prossime crisi a rischiare e pagare il prezzo siano solo massa e borghesia ... e se si prosegue su questa linea .... si potrebbe capire troppo del presente!!! e non va bene. decisamente no ... ma non per me, che ho bisogno di realtà per poi allontanarmi da essa poiché la mia piccola mano non può scalfire ... e le arti e l'affetto dei cani diventano così il centro del mio mondo.

Ma ... anche i libri di storia dell'arte degli ultimi due secoli son così imprecisi fino al ridicolo? si ...
un esempio lo troverete leggendo "Renoir mio padre", ma l'esempio, questa volta veramente comico lo avrete con la lettura delle primissime pagine del seguente libro.




 La vedova di Pollock riceve la visita di B.H. Friedman che conobbe anche personalmente ma non in modo approfondito Pollock. L'intenzione era quella di farsi raccontare da lei "una vita" di questo artista. Si accordarono e si susseguirono gli incontri. Friedman termina il dattiloscritto e ne consegna una copia alla vedova che lo legge e lo approva. Giorni dopo lei ne parla con amici che leggono e dicono "ma non può uscire questa roba... lo sputtani!". Lei chiama Friedman per bloccare la pubblicazione ma l'editore si oppone e  ... e niente, il mercante pubblicizzerà il suo prodotto senza tenere conto che a differenza della vendita di automobili pannolini e rasoi, cn la presunta opera d'arte entra in ballo anche la sensibilità. Chi legge questo libro apre gli occhi ... e chi non lo legge? solito meccanismo. L'ho studiato ... per il voto alle superiori o oltre e ... ormai plasmato in ripetitore che non pensa, non deve pensare!, negli anni più belli mi stampo nella mente questo autore e ... se qualcuno lo farà vacillare lo difenderò per due motivi: 1) se agisco criticamente devo distruggere le mie basi e ricostruire .in fondo una parte del mio io ... fatica immane 2) fa parte dell'età più bella, adolescenza e periodo universitario e guai chi mi tocca quel periodo che devo rendere sacro altrimenti mi rimane il presente e mi butto dalla finestra ...

Si aggiungono scoperte recenti si Pollock ... 

Partiamo da lontano ma non troppo ...
Quando una cultura giunge all'apice tecnologico, solo successivamente, quando inizia la decadenza, arriva il risultato artistico di qualità.
Medesimo discorso per le grandi stirpi. I primi sono cialtroni .... Cosimo il vecchio (de Medici, nonno di Lorenzo) era usuraio ... il secondo Rockefeller (John Davison)  coi soldi fu un caimano assoluto; figlio di un imbonitore (William Avery detto Big Bill) che vagava per gli Stati Uniti nascenti truffando e vendendo intrugli per la crescita dei capelli e la guarigione del cancro a 25 dollari al flacone (il doppio dello stipendio di un operaio dell'epoca); dovette pure scappare con i cinque figli per stupro ad una sua dipendente ... 
Vige la regola del tre ... dalla terza generazione (John Davison Junior) ecco che il tempo viene investito anche nella noja, quella creativa e non più nell'accumulazione piratesca. Il quarto dopo Big Bill, di fatto il terzo straricco, David Rockefeller, morto a più di un secolo di età nel 2017, nella camera dove stava di più, teneva un Picasso (quello in foto qui sotto) e non un Pollock o un Piero Manzoni o un Duchamp ...




ma guarda un po' che strano!!! Solo alla terza quindi (Morgan altra famigliola terribile.... discende veramente dal pirata omonimo e ugualmente arrivò al gusto, ma con moooolta calma ....!)  nascono a volte i Lorenzo de Medici che "capiscono" i Michelangelo ecc.
Ma se sei ricco e potente e non hai sensibilità artistica? Ecco che accadranno cosette orrende che la generazione successiva, non più suddita (perché il ricco è anche potente e guai a contrariarlo com'è accaduto involontariamente fra Lucian Freud e Murdoch), avrebbe il dovere di mettere in chiaro. Un esempio su una pseudo artista vivente ... Yoko Ono ... quel che fa in arte è sistematicamente ributtante (il vero nome del suo "lavoro" è mondanità), ma appare perché è ricca, paga e in più è vedova di uno che grande lo era davvero. Ricordo ancora con la pelle d'oca il primo ascolto dell' ellepi che contiene "woman", capolavoro di John Lennon ... ebbene ... una canzone era del genio, e una (così in alternanza, fino alla fine del disco) della moglie. Mai sentito, mai sofferto in vita mia un simile mix di genialità e schifezza ... ma chi la tocca Yoko Ono .... ufficialmente nessuno, di fatto appena si gira però sparlano ... com'è divertente la vita dell'arte\business nella Grande Mela ... bacata! un poco l'ho vissuta e tranne il business appunto, altri aromi non colsi.
Ora ... Gli USA con tecnologia e violenza hanno fatto i soldi, con i soldi hanno colonizzato tanto, troppo (leggere il primo capitolo di Alvi "Il secolo Americano"), ma a livello artistico comandava Parigi ... e qui entriamo in contatto con la fortuna di Pollock e anche con il "caro" Marcel Duchamp.



E' forse il caso di domandarsi come ha fatto un certo Kandinskj a fare strada? e Duchamp? e Pollock e non solo? stesso discorso per John Cage e si tratta di musica e molti altri ... sì, io me lo domando, e parto da un presupposto. Pollock mi sembra di una banalità assoluta ...  e com'è potuto accadere che la banalità ...
Duchamp non è stupido ma fa lo stupido ... perché nessuno lo smaschera? cosa lo rende intoccabile? 
E Kandinskj poi. Non mi dice nulla ... com'è potuto accadere che abbi "trasmesso" qualcosa a qualcuno! e se glielo ha comunicato chi era e cosa ci trovava? Sono domande importanti, ma richiedono voglia di capire e tempo per indagare leggendo metri kubi di libri, ascoltando tutto e tutti senza distrarsi mai. 
Un esempio che in proposito cito spesso, e che conferma che si tratta di una questione di metodo, è quel che amo definire "il caso periodo blu". Io, io personalmente, osservo quei quadri di Picasso e comprendo che mentre li fece stava soffrendo in modo indescrivibile. La mia domanda è stata di conseguenza ..."cosa lo ha fatto soffrire?". Dietro ad un'opera d'arte, dietro ad una vera opera d'arte, c'è un essere umano, un io incrinato che può girare solo intorno a se stesso ... Arrivai a delle deduzioni studiando e meditando e attesi la sorte che mi fece conoscere amici di Picasso ed ebbi una risposta ed una visione d'insieme, che non trovo su nessun libro purtroppo. Non mi vanto, mi lamento, perché ho fatto una faticaccia senza senso. Cosa ci voleva di geniale per farsi quella domanda! quel perché soffre!!! e ho capito che gli intellettuali, che non comprendono di essere in un bosco sacro, sapranno dirvi solo che tipi di alberi sono, e un artista invece, un altro artista quegli alberi li riconoscerà come sacri perché cantano ... una sofferenza.

POLLOCK
Iniziamo con lui. Di recente si sono resi disponibili, desecretati, documenti che dimostrano quanto la sua opera fosse (probabilmente senza che l'autore lo sapesse) gestiti dalla intelligence USA per promuovere l'arte americana. Si scelse l'Espressionismo astratto (che amo chiamare espressionismo kastratto) per un motivo che non viene mai narrato. ho letto spesso che essendo i miliardari americani quasi tutti ebrei, essi scelsero quel movimento che aveva di fatto molti artisti di quella religione.
Troppo facile. Premetto che secondo me quando si diventa potenti la religione non conta più perché il potere è la droga più assurda e pericolosa per l'essere umano. Nel 1913 si fondala FED e da quel momento inizia il secolo breve. Il periodo secondo me più brutale della storia dell'uomo non è ancora terminato. E' semplice spiegare; Con la prima guerra mondiale gli Usa divengono economicamente egemoni dell'Europa e di gran parte del pianeta. Si simula la democrazia perché la dittatura non verrebbe tollerata dalle masse. Nel giro di poco però la redditività degli stati sudditi in forma democratica no basta agli affamati di potere, ed ecco che per esempio in occidente nascono ben undici dittature. Dietro ad Hitler c'erano i capitali di Ford che non era certo di Bagnacavallo e nemmeno di Berlino o un mistico tibetano, ma americanissimo e senza morale (si ricordi chela celebre modello T doveva durare per 100.000 kilometri e poi crollare solo per vendere vendere vendere e poi incassare incassare incassare). Definizione di partito di destra: quel gruppo politico che in modo chiaro o occulto si fa finanziare dagli industriali (il pd quindi è di destra). Definizione di estrema destra: quel gruppo politico che si fa finanziare dagli industriali e ritiene lecito usare la forza (fascismi ma anche Macron). Partito di sinistra: gruppo politico che si oppone agli interessi degli industriali. Partito di estrema sinistra: gruppo politico che si oppone agli industriali e ritiene lecito usare la forza. Regole necessarie e quasi sufficienti per comprendere la nostra epoca (dal 1913 in poi).

Torniamo a Pollock ora che, spero, la situazione storica può essere meglio interpretata poiché non l'ha scritta né un perdente e nemmeno un vincitore, citando comunque prima un precedente verificabile (c'è pure uno scritto esplicativo su questo blog) ovvero il caso Mozart\Lucchesi. Ecco i fatti. Mozart comperò da Andrea Lucchesi, maestro di cappella a Bonn (Germania) le sinfonie Prager e Jupiter, raschiò la firma del vero autore e vi mise la sua. Gli originali sono in un fondo della Biblioteca di Modena. Medesima situazione per Haydn, che comperò le sinfonie Oxford prima di recarsi in quella cittadina per essere "laureato" dishonoris causa in musica altrui. Perché accadde? Perché la seconda rivoluzione industriale vide emergere Usa di là da mare oceano, e gli stati centrali (particolarmente Impero tedesco) in Europa. ed ecco una evoluzione storica che ho già spiegato. Come!!! noi in lingua tedesca siamo i più ricchi e potenti d'Europa e non abbiamo un ruolo trainante nell'arte che preferiamo che sarebbe la musica? Se non la abbiamo ... la comperiamo e la facciamo risultare nostra! 
E sarebbe stato saggio attendere la generazione successiva in cui Beethoven (allievo di quel Lucchesi) e Schubert e Schumann ecc, tolsero la corona ad un'Italia che aveva si il talento ma una processo storico evolutivo in ritardo. Ma è saggio il potente? mai. é un malato incurabile che per placare momentaneamente, solo momentaneamente il suo disagio calpesta tutto e tutti.

Pollock quindi si trovò lanciato per interessi che non lo riguardavano, da due critici, Clement Greenberg e Harold Rosenberg. Questi due ... credevano in quel che dicevano? non lo so e non m'interessa. Anche uno stragista pensa di avere motivi validi, lo ascolto ma poi vado al sodo per altre vie. Ebbene ... per comprendere bisogna riempire un vuoto nei libri di filosofia.
Krishnamurti, Rudolf Steiner (antroposofia uguale tentativo di coniugare spiritualità e scienza, ma non solo) e Gurdijeff.
Perché (Giove passami uno strale!!!) non c'è traccia di questi filosofi sui libri di ... filosofia e nemmeno un accenno per certi artisti, in quelli di storia dell'arte!!!
E' presto detto. I filosofi sono una casta. Prima di tutto son "indocenti" universitari, poi hanno creato un linguaggio criptico che rende accessibili i testi solo agli addetti ai lavori (porcata immane che ha tolto alla filosofia un pubblico) e scelgono, decidono, chi è filosofo ... ovviamente altri colleghi universitari. Fare due colonne ... in uno i filosofi docenti e nell'altro i filosofi che non lo sono. In quest'ultima mi risulta che, comodo comodo ci stia solo Wittgenstein, che la docenza la rifiutò forse proprio perché faceva sul serio. Per lui la filosofia non era un mestiere, come non lo era per i tre che ho citato e che sui testi non esistono. 
Perché non sono nei testi? forse perché contengono troppa spiritualità? Ma se la neghiamo non capiremo veramente un'epoca!!! Pollock ascoltò Krishnamurti e fu per lui un evento. Migliaia di persone all'aperto ... e là lontano, vestito di bianco, quasi evanescente, irreale, questo grande ... perché per l'epoca fu veramente un grande. Si mediti su un fatto. Gli studenti di filosofia vanno all'università, ascoltano, tornano a casa, studiano danno l'esame e si passano ... sono filosofi.
Quei tre che ho citato, come ai tempi di Platone e Aristotele e anche dopo durante il neoplatonismo, avevano delle scuole. Scuole filosofiche nel senso di scuole di vita e non di voto! perché la filosofia vuole dimenticare che la metà dell'ottocento e il novecento avevano fame di spiritualità? 
Affari loro ... io l'ho scoperto, e non certo perché sono laureato anche in filosofia. Mi son dovuto arrangiare, che la cultura vera è arrangiarsi e umilmente chiedere e studiare meditando.

Veniamo ad un dato storico rivelatore: a fine ottocento e nei primi del novecento (fino agli anni trenta sicuramente), esisteva nel quartiere Westminster in Smith square (la medievale piazza dei fabbri) la Biblioteca Stead Borderland; di fronte all'Abbazia di Westmisnster invece (direi quindi in un luogo centrale e ben visibile) la libreria "Psychic bookshop" di proprietà di sir Arthur Conan Doyle e gestita personalmente da sua figlia.
I due centri collaboravano ... quindi per comprendere l'opera e la vita di sir Conan Doyle non basta ignorare certe materie ... poco scientifiche.
Cosa accadeva nella biblioteca Stead Borderland (tradurre...); fra le varie attività, si aiutavano le persone che avevano avuto un lutto recente facendo credere che i deceduti erano passati ad un altro tipo di esistenza. Erano possibili anche dei contatti. Non sistematici ma possibili. 
Si mediti ... la religione non fa più presa su menti ormai troppo razionali, che necessitano di prove per convincersi. Avere fede, fidarsi, non basta più per lenire il dolore di una perdita ... Ecco quindi che lo spiritismo, e una certa spiritualità alternativa cerca di dare risposte con presupposti più concreti di un fidati ... te lo dicono gli apostoli e anche io che ho il saio. 
Lo spirituale ... un mondo che la scienza e la tecnica e la fretta, annulla, ma che all'individuo, che non è l'uomo\macchina che i potenti vorrebbero, ritiene fondamentale, viene ridisegnato secondo i nuovi livelli di razionalità.

Dietro a Pollock c'è quindi un'epoca che esploderà nella massa e nei mass media con la moda beat per i santoni indiani, ma prima dei santoni degli anni sessanta settanta del novecento abbiamo per esempio un architetto come Wright che sposa una danzatrice di Gurdijeff e va spesso in ritiro dal "Maestro". Abbiamo Kandinskij che segue l'antroposofia ecc.
Credere che Pollock sia geniale per avere inventato una tecnica, il dripping, che di fatto io facevo in spiaggia con la sabbia bagnata da bambino e i bimbi tutti hanno praticato, equivale ad autonominarsi stupidi ed esserne fieri. C'era all'epoca la convinzione che la spiritualità nell'arte (ma guarda ... sembra il titolo di un libretto di Kandinskij!!! ma che strano!) fosse rappresentabile solo con un'agire pittorico non oggettivo. Si doveva giungere ad una rappresentazione che non portasse la nostra mente ad identificare negli sgorbi, linee, curve ecc, una forma che ricordasse un qualsiasi oggetto o persona. 
Ecco Pollock ... ci ha provato e qualcuno lo ha santificato. Uno stato che aveva bisogno di sentirsi forte non solo con la tecnologia e le armi, e una tendenza dell'epoca a ricercare una speranza, uno spiraglio per un'umanità che aveva creato un periodo spaventoso ... dalla fondazione della FED nel 1913, perché li dentro si decideva tutto a vantaggio di pochissimi. e se qualcuno fra loro litigava ... eran morti e fame nel mondo.
Io osservo la "roba" di Pollock e la spiritualità non la "sento", quindi, nei confronti del mio io la sua opera è niente.

KANDINSKIJ
Situazione semplice ma difficile da "recuperare"
La baronessa Hilla von Rebay, pittrice e seguace di antroposofia, arriva a New York. La moglie di Solomon Guggenheim (miniere), Irene Rothschild (curioso che quando vai su Wikipedia e digiti Solomon Guggenheim, risulta che ebbe fratelli genitori e figli ma non una moglie .... perché i Rothschild occultano? ... ja, quindi la fatica, quando si sfiora la loro regalità, diviene enorme) le chiede di fare un ritratto al marito (ricordare che Hilla era carina e nobile, due droghe per i ricchi) e lo stagionato Solomon perde la testa per lei. Se cercate Hilla von Rebay troverete poco o nulla. Ebbe la direzione artistica della fondazione ecc ... che dovette lasciare quando l'amante Solomon morì. Mi sembra ovvio, e si sa, che fosse odiata dalla signora Irene, forse perché in quel periodo non si usciva di casa senza un cappellino diverso al giorno e se hai le corna ... come metterlo? scherzo, ma sono i fatti. La antroposofa Hilla, porta il Salamon (errore...!) in Europa. per lei l'opera di Kandisnkij era l'espressione pura dello spirituale nell'arte. A Dessau lo conobbero, Salamon comprò un centinaio di tele ... le portò oltreoceano e ... Kandinskij divenne noto. Ma anche Kandinskij a me di spirituale non trasmette niente. Un singulto capriccioso di una amante amata da un milionario ed ecco che un pittore da poco diviene visibile. Io vidi i quadri e ne fui disgustato. lessi poi "punto linea e superficie" e risi copiosamente. E' sufficiente sottolineare quante volte usa la parola scientifico nelle prime dieci pagine per capire che tenta di convincere. Se è scientifico allora è vero\valido. Lo stesso metodo della pubblicità dei dentifrici. Perché il tipo che ce lo consiglia ha un camice? perché la "tonaca" della scienza rende indiscutibile quel che si afferma, quindi quel dentificio sicuramente allungherà anche la vita e purificherà gli organi interni.
Ecco come mai l'astratto fa irruzione nell'arte, grazie all'influenza di Steiner. qualcuno ve lo aveva mai detto? e secondo me quelle astrazioni non arrivano a trasmettere quella sacralità che vorrebbero. Vi sono ovviamente le linee futuriste italiana e russa, che di fatto propongono la religione del movimento come simbolo del progresso e sommando alla scoperta della fotografia (anche aerea per El Lissitrky e non solo) e alla semplificazione che per necessità di abbattere i costi di produzione l'industria impone, porteranno ad un'estetica così semplificata che, come disse Flaiano, Le fabbriche sembrano chiese (e anche le stazioni) e le chiese fabbriche. 
L'Industria vuole la semplificazione e l'art nouveau, che è artigianato industriale, si modifica rapidamente in art decò, più facile da produrre. si propone poi un'estetica minimale (primo Christopher Dresser  (morto nel 1904), alcune sue creazioni stupiscono per quanto erano avanti sui suoi tempi (osservare il decanter qui sotto, di fine ottocento), ma si trattava di semplificare per produrre a costo più basso in serie.




Tutto si semplifica e in più lo spirituale nell'arte chiede di essere reso visibile in arte e sceglie l'astrazione come linguaggio. 
e poi accade che ormai viviamo nel presente e del perché accaddero certi fenomeni si perde traccia e volontà di conoscere. C'è l'astrattismo. Ok! arriva l'arredatore e ti cnsiglia un Mondrian con rossi dominanti perché sta bene col tuo divano ... Arte ... spiritualità? e in questo caos, chi ha una se pur minima possibilità di comprendere? chi ha annusato la fregatura e il caos, e cerca di mettere pazientemente in ordine.
Accade però che chi mette in ordine si stufa perché si rende conto che dall'avvento del marketing quel che romane, terminata un'operazione commerciale è la traccia di essa spesso spacciata per arte ... ma anche in storia ... l'ho spiegato, e li accade che la propaganda precedente si è fossilizzata ed è divenuta materia da studiare a scuola ... ma tutti sappiamo che la propaganda è una versione faziosa dei fatti!

DUCHAMP
Il peggiore. La Rebay credeva in quel che faceva, Pollock anche. Semplicemente, secondo me non si "sente" il messaggio che loro intendevano creare e imporre (quel messaggio non andava oltre loro stessi e la loro cerchia, un po' come le interpretazioni alchemiche dei Giorgione, Tiziano e Balthus che sono fruibili al cento per cento solo dal loro ristretto circolo).

Armory show. Siamo a New York nel 1913







Picabia Matisse e Duchamp, quest'ultimo con "nudo che scende le scale" che è una scopiazzatura in stile cubista presa dalle foto di Muybridge. 
Duchamp fu presente di persona. Mentre i giornali deridevano queste opere, lui frequentava i salotti che contano. 
La mostra nacque dall'idea di fare un confronto fra l'arte Usa e quella europea. La capitale dell'arte era Parigi e in quel periodo il cubismo scandalizzava e affascinava. 
Lasciare Parigi per un inverno , per un'artista era un'eresia. Li nascevano l'arte e la moda, e in quel periodo nessuno si degnava di distinguere i due aspetti. Duchamp invece attraversò l'oceano. Ma chi era Duchamp all'epoca? Il campione di europeo di scacchi per corrispondenza non che un nobile ... due variabili esplosive per i salotti dei milionari americani. Il campione di scacchi oggi è si considerato un campione di intelligenza, ma all'epoca era il genio. Anche dopo la santificazione di Einstein, i campioni di scacchi godettero, più o meno fino agli anni novanta del novecento, del titolo di mente eccelsa. In più Duchamp aveva un talento che nella "recherche" Proust spiega minuziosamente. Sapeva stare in un salotto e parlare di nulla per una serata intera, ma con grazia.
Fece successo come persona, e tornò in Europa con la possibilità di spendere cifre colossali che questi milionari gli avevano messo a disposizione per arricchire le loro collezioni. 
Ora immaginatelo che torna a Parigi. Io sono l'artista senza un becco di un quattrino e mi trovo davanti Duchamp. Secondo voi le studio tutte per sedurre il portafogli che lui rappresenta o lo mando... dove merita? ed ecco che questo tipo, che non aveva sensibilità artistica ma era indubbiamente intelligente, fece cose da intellettuale. L'artista non pensa ... ricordarlo sempre ... se non successivamente, per dare un ordina a quanto dalla mente gli è eruttato ... non direi sbocciato, è più un conato di sofferenza ... si pensi al periodo blu di Picasso o alle incisioni "I disastri della guerra" di Goya ...
Sulla torre circolare di un castello fece mettere delle rotaie, su queste misero poi una specie di auto, ci salì e la fece andare a tutta velocità. Voleva provare l'ebbrezza della velocità. Posso bestemmiare? devo perdere tempo cn questa roba?
Io dirigo la Biennale. Lei mi manda un orinatoio? basta ignorarlo.
Lui dice che ogni oggetto ha dignità artistica, dipende dal contesto ... e ti mette uno scolabottiglie in un museo ma io, io personalmente, quando lo vedo dico "cosa ci fa qui questo scolabottiglie!" perché quella forzatura non mi dice niente. L'arte come circo, l'arte che vuole stupire. C'è differenza fra Duchamp e quell' "artista" che si fa i clisteri di colore e li "spara" sulla tela? o al tipo in Germania che fa i ritratto usando il pene come pennello?. si, c'è ... ed è semplicemente una differenza di grado.

Veniamo alla narrazione di un fatto occorsomi lo scorso anno al museo MAR di Ravenna. Arrivo e ci sono una quindicina di ragazzi di un Liceo artistico. La tipa incaricata di fare da guida chiede che i ragazzi facciano prima un giro da soli. Bella idea mi dico, e vado con loro. Apprezzano un paio di cose: l'unicorno di Drusciana Bravura (si può vedere su internet, non sono riuscito a scaricarlo) che mi dicono apprezzare per i materiali inusitati e la fantasia, una serie di uccelli esotici dei quali non ricordo l'autore, e la riduzione a mosaico di un quadro di Guttuso. Per il resto mi dicono che non capiscono come sperino di convincerli che quella "roba" sia arte. 
Arriva la tipa e si inizia una seconda visita guidata. Chiede cosa ne pensano di questo e di quello e i ragazzi tacciono. Sono sorpreso e poi capisco. Sono più svegli di me. Io combatto contro i mulini a vento. Loro no. La lasciano dire. Ricordo inorridito una sua affermazione: "e di questo Burri che ne dite? pensate ragazzi a che a Città di Castello hanno appena terminato un museo per le sue opere che è così bello che mi viene voglia di essere artista!"  ... ma si può dire una stupidata meno stupida? penso sia facilissimo!!! io mi metterei a fare l'artista perché quel museo è bello ecc? 
Arriviamo davanti ad una "roba" di Emilio Vedova. Lei lo definisce geniale. Perché? le chiedono sorpresi ... perché è il mosaico estremo. Una macchia nera di colore che prima che si fosse rappresa si è vista piovere su una polvere di un altro materiale. Qualcuno dei ragazzi si è girato e ha riso mentre la tipa, fusa in un unico io con le sue certezza, ce la vendeva, la nostra incapacità di capire, come la distanza che si doveva compiere per giungere alla sensibilità artistica. 
Avrei tanto altro da dire, ma da quei ragazzi ai quali per caso mi sono aggregato in questo giro fra "l'arte che arte non è" se non nello 0,1 per cento dei casi, quindi per caso ... da quei ragazzi dicevo, ho imparato a lasciar dire, a non farmi il sangue amaro.

... E quando uno studente dell'Accademia mi chiede come può smontare Duchamp davanti al prof ... penso che l'arma migliore sia una risata ... ma a quei prof devi dare qualcosa, solo qualche parola sottile, ma non troppo perché altrimenti possono fare finta di non aver udito, qualche parola che riveli che il loro oro è falso, dopo aver fatto capire che sai, che hai studiato .... potrebbe starci 

Di più non so consigliare. 
L'artista è solo per definizione. viene trasformato in prodotto commerciale come tutto nella nostra epoca perché non la scienza, ma il business è la vera religione.
Cacciare i mercanti dal tempio? si finisce crocefissi ...

E' dura quindi. Rimane attualmente la possibilità della dimensione intima. Pochi amici veri, un piccolo gruppo che fa sul serio e, nel caso estremo l'immagine allo specchio o un cane. 
Consiglio per concludere, la letture di un libretto: "Biologia come ideologia" di Lewontin. Aiuterà a comprendere che anche la religione laica dell'ottocento e dei primi del novecento fino alla bomba atomica, la scienza, spesso altro non è che azione commerciale mascherata .... da scienza. 

Nell'ultimo concerto de Andrè con un tumore in testa disse
"... e a voi tutti buonanotte e buona fortuna"
ero presente.
 Fu un brivido enorme. 
Quasi tutto quel che fa chi sta morendo è memorabile
ma ... e se lo fa un artista fra i più grandi della sua epoca?

 e tutt'ora mi accompagna spesso alle soglie del sonno il suo augurio
perché gli artisti grandi, gli artisti veri esistono
e quindi 
a tutti
anche da me che son piccolo ma ho un cane ...

Buonanotte e buona fortuna.










Nessun commento:

Posta un commento